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Roche – A fianco del coraggio
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Ricordo ancora il giorno in cui fu comunicato alla mia ragazza la diagnosi di Linfoma. Era l'unico giorno in cui ero assente alla visita medica di routine, per via delle lezioni universitarie. Quando lei lo comunicò a me la stessa sera, dopo aver sentito chiamare quel male con la parola "Tumore", realizzai che si trattava di qualcosa di grave...la rassicurai che sarebbe andato tutto bene e che avremmo affrontato insieme questo ostacolo. Le avevano asportato un linfonodo ingrossato sotto l'ascella per analizzarlo...solo cosi seppimo cosa davvero stava accadendo. In quel periodo eravamo spensierati e tutto potevamo immaginare ma non che il linfoma di Hodgkin potesse entrare nella vita di Liliana, oggi mia moglie. Ricordo che quella sera dopo avermelo comunicato mi chiese di lasciarci ma mai mi sarei dato l'occasione di lasciarla sola, perchè l'Amore che provavo e provo per lei è immenso e nella difficoltà sarei dovuto essere forte per tutti e due. Avevamo 20 anni e come tutti i ragazzi di quella età pensavamo a divertirci. Fummo da quel momento catapultati in una nuova routine che accompagnava i nostri giorni, dalla chemioteriapia che si intervallava ogni 15 gg alla radioterapia che si era susseguita presso un centro specializzato. Durante le terapie la sofferenza nei suoi occhi, che lei camuffava per non fare soffrire chi la circondava mi struggeva, in quel momento avrei voluto essere io al suo posto pur di non vederla in quello stato. Ricordo anche tutte le volte che la accompagnavo al day hospital, mi intrufolavo per starle vicino...i medici non volevano stessi li, ma le volontarie AIL erano mie complici e mi aiutavano a starle accanto, mano nella mano per cercare di alleviarle il dolore. Nonostante la malattia uscivamo spesso fuori casa, per condurre una vita più normale possibile.Lei era ed è una donna coraggiosa e forte, lo è sempre stata e la sua forza mi ha dato la carica per uscire vittoriosi da questa battaglia. La mia fede in quel periodo fu davvero messa alla prova e la preghiera mi accompagnava ogni momento certo che Dio avrebbe condotto la nostra storia alla vittoria. In mente ho la gioia dei suoi occhi quando finì tutti i cicli terapici e ricordo la mega festa che facemmo, invitando tutti gli amici...dal giorno della diagnosi sono passati 20 anni ed oggi siamo marito e moglie da 13 anni. Abbiamo una famiglia formata da noi e le nostre due figlie e nonostante ci fosse il rischio che Liliana rimanesse sterile, questo non è accaduto. Un'altro dei miracoli ricevuto nella nostra vita. Grazie ai medici ed a tutte le persone dell'ospedale abbiamo capito che chi ama il proprio lavoro è pronto a dare coraggio ai proprio pazienti, con tenacia e forza e credo che anche questo sia stato davvero di aiuto per noi oltre all'appoggio di tutti coloro che ci amano che è stato fondamentale..e siamo certi che il nostro Amore sia stato davvero importante, perchè nella difficoltà ci ha resi più uniti e forti, certi di essere invincibili davanti a tutto.