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Roche – A fianco del coraggio
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Questa ə la storia di Umberto e Paola.
Si conoscono all’età di 18 anni ma ben presto le loro strade si dividono; entrambi hanno le loro storie, i loro matrimoni, le loro famiglie e i loro fallimenti sentimentali.
Si ritrovano una sera ad una festa dopo
30 anni e subito scatta qualcosa; scatta la compatibilità e con essa tutto quello che ne consegue, amore, passione, condivisione.
Dopo qualche incomprensione iniziale (per Umberto dopo anni di vita da single la paura è tanta) decidono di provare a passare il resto della vita insieme; è qui che allora si palesa il cancro.
Tumore della mammella sn; Paola dice a Umberto che forse è meglio se le loro strade si dividano nuovamente, ma Umberto sente dentro di se che la cosa giusta è rimanere e condividere con Paola questa nuova avventura.
Intervento, chemioterapia, radioterapia scivolano lentamente nei mesi seguenti come se non ci fosse nulla; così ha deciso Umberto di vivere il cancro di Paola; si lavora, si fa sesso,si viaggia,si soffre, ci si diverte come se il tumore non esistesse… la compatibilità funziona e l’amore si rafforza.
Alla fine del percorso, nonostante i tanti intoppi e i tanti interventi correttivi estetici mai peraltro risolutivi, Paola e Umberto festeggiano la guarigione; Umberto ce l’ha fatta; il suo modo di affrontare il problema con i conseguenti comportamenti, la positività sprigionata quasi per magia, la voglia di vivere e l’amore che trasmette associati alle varie terapie sono la chiave del successo.
Passano alcuni anni; i due decidono di sposarsi e mettere su casa. Una nuova vita, un nuovo mutuo o magari solo una nuova stabilità.
Umberto decide anche di condividere la nuova casa con il figlio di Paola, due gatti e un cane, tutte cose impensabili fino a poco tempo prima (20 anni da single non si cancellano facilmente)
A distanza di 9 anni dalla prima diagnosi, Paola si lamenta di un fastidio alle vie urinarie; da lì alla diagnosi di cancro alla vescica il passo è breve.
Umberto decide di ricominciare tutto da capo e di perseguire nel suo metodo; una sera decide di fare un brindisi… un brindisi, insieme a Paola, al cancro.
Nuove visite, nuove terapie, nuovo devastante intervento chirurgico.
Compare anche il Covid ma Umberto prosegue sulla sua strada: Paola sta male per alcuni mesi dopo l’intervento e Umberto è sempre al suo fianco, sempre allegro e positivo, con tutto l’amore che riesce a darle.
Ora, dopo molte visite mediche e dopo varie terapie, Paola sta bene.. certo il sacchetto attaccato alla parete addominale è per sempre ma il cancro è nuovamente sconfitto.
Molte cose sono cambiate: il sesso non si può più fare, sono passati gli anni e si invecchia, le rughe si approfondiscono sempre di più.
Ma i brindisi, questa volta alla vita, ci sono sempre e l’amore è sempre più forte..
Più forte di qualsiasi cancro del cazzo….
Qualche volta Umberto ripensa a questi suoi ultimi 12 anni di vita, così lontani da quelli a cui era abituato, fatti di leggerezza e divertimento; nessun rimpianto, anzi consapevolezza di essere stato in parte artefice di un risultato straordinario e, per il momento, duraturo e consapevolezza di essere pronto ad affrontare qualsiasi altra sfida vorrà lanciargli la vita; se l’amore è quello vero, che arriva dal profondo, senza inganni e sotterfugi, Umberto sa che ce la farà sempre.
Tutto questo non sarebbe comunque potuto accadere se non ci fosse stata PAOLA.. Con la sua voglia di vivere, di combattere e soprattutto di accettare e sopportare Umberto al suo fianco.