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Roche – A fianco del coraggio
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IL TUO COMPLEANNO SPECIALE
Oggi è il tuo compleanno. “Auguri a te piccola mia”.
Amo farti gli auguri amo festeggiare il tuo compleanno, questo tuo compleanno speciale. Sono passati già dieci anni da quando il cancro venne a farti visita. Eri appena maggiorenne, ma lui non ebbe rispetto nemmeno per una neo maggiorenne.
Era un giorno di ottobre, martedì 17, tutto pronto per celebrare la tua festa.
Un giorno importante ancora di più perché il giorno della tua prima mammografia dopo che ci eravamo accorto di noduli insoliti sul tuo petto.
Come padre avevo insistito, rassicurandoti: “Un controllo semplice e veloce: ore 10,30 ospedale di Nottola”, ti dissi con amore.
”Una botta di raggi e via a divertirmi, torta per tutti”, rispondesti nella più completa innocenza di quasi diciottenne.
Nella bianca stanza dell'ospedale sentivi le fredde lastre comprimerti il seno, mentre la tua testa era già catapultata nell'allegria del tuo compleanno. Poi, mentre i tuoi pensieri erano immersi in visioni oniriche, sentisti la voce della dottoressa che ti svegliò dal sogno: “Signorina facciamo un controllino in più ho notato delle piccole micro-calcificazioni”. La dottoressa ti fece un'ecografia e ti prenotò un appuntamento per l’ago aspirato. Mi guardavi negli occhi senza dire una parola, piangendo a dirotto. Il solo pensiero di avere un tumore aveva ucciso sia te che me, una batosta incredibile, mentre le mie amorevoli braccia di padre ti avvolgevano come a difenderti, come a farti capire che bisogna lottare e avere sempre una speranza.
La prova con l'ago aspirato fu eseguita all'ospedale di Nottola, durò pochi minuti, anche se a noi sembrarono secoli interi.
Tornammo qualche giorno dopo dal chirurgo: “Signorina ho due notizie da darle una cattiva e una buona. La cattiva è che il tumore è maligno, la buona riguarda le dimensioni: è molto piccolo, e abbiamo ottime probabilità di mettere da parte questo fastidioso problema”.
“E' un cancro dottore si chiama cancro non problema”, rispondesti con rabbia, per capire sia al dottore che “a quella cosa lì”, che sapevi benissimo cosa fosse, e che non avevi paura a pronunciare quel maledetto nome.
Poi, con voce decisa ma più pacata: “ma sono sicura che insieme riusciremo a sbarazzarci di questo problema, come dice lei dottore. Giusto?”
“Giusto signorina” rispose lui, lanciandoti un sorriso di complicità. Avevi fiducia in quel dottore e nelle sue cure, avevi fiducia in te stessa. L'intervento di quadrantectomia ti salvò il seno e iniziarono trenta sedute di radioterapia e cinque anni di terapia ormonale.
Un bel percorso; il tuo personale percorso per la vittoria.
La siepe che costeggiava l'ospedale era colma di fiori colorati e profumati, un profumo forte come un segno di rinascita che ti spronava a ripartire e guardare al domani; un domani traboccante di esperienze bellissime. .
Oggi 17 ottobre siamo nuovamente qui a festeggiare il tuo compleanno speciale, sei consapevole di aver vinto grazie alla tua forza, grazie alla forza di chi ti è stato vicino e grazie a un controllo semplice e veloce, così come ti avevo detto io, tuo padre, con fiducia, speranza e tantissimo amore, molto tempo fa.
Bella la vita. “Buon compleanno a te, piccola mia”.