A FIANCO DEL CORAGGIO
RICORDO QUEL GIORNO COME SE FOSSE IERI, LO SO CHE ASPETTAVAMO UNA CHIAMATA DA UN MOMENTO ALL’ALTRO MA NON MI ASPETTAVO QUELLE PAROLE. NON ERO PRONTO.
QUEL GIORNO MI CROLLO’ IL MONDO ADDOSSO. RICORDO ANCORA GLI OCCHI DI MIA MOGLIE APPENA APPRESE LA NOTIZIA, LEI ERA PRONTA! RISPETTO A ME LEI SE LO SENTIVA GIA’, SONO IO QUELLO CHE INVECE SPERAVA IN UN BUON ESITO. SPERAVA CHE POTESSE ESSERE SOLTANTO UN BRUTTO SOGNO.
DA QUEL BOZZO A QUELLA FORMA STRANA, VISTA IN UNA PRIMA ECOGRAFIA E POI L’INIZIO DI TUTTI I VARI CONTROLLI:
LA MAMMOGRAFIA,L’ECOGRAFIA,LA BIOPSIA(DA LI’ INIZIO’ TUTTO) E POI LA TAC, GLI RX, LA PET E ALTRE SIGLE. MA MIA MOGLIE CHE GIA’DA UN MESETTO CI CONVIVEVA, NELLA SUA TESTA ERA GIA’ SICURA DI QUELLE RISPOSTE(ANCHE PERCHE’ IN FAMIGLIA C’ERANO MOLTI CASI ONCOLOGICI).
RICORDO ANCORA I MIEI OCCHI PIENI DI LACRIME, MENTRE LA STRINGEVO FORTE A ME, ERA LEI CHE IN QUEL MOMENTO MI CONSOLAVA, MI DICEVA DI STARE TRANQUILLO CHE TUTTO SAREBBE ANDATO BENE. IN QUEI GIORNI FINGEVO DI STARE SERENO SOPRATTUTTO PER LE NOSTRE TRE PICCOLE BAMBINE, VERAMENTE PICCOLE PER POTER CAPIRE TUTTI I CAMBIAMENTI CHE SAREBBERO SUCCESSI ALLA LORO MAMMA. INSIEME AVREMMO AFFRONTATO LA MALATTIA, SOFFERTO E GIOITO A OGNI SUA VITTORIA.
L’UNICA COSA POSITIVA E’ CHE GIA’ ALLA PRIMA VISITA, L’ONCOLOGA CI DISSE ANCHE SE ERA AL TERZO STADIO,UN TRIPLO NEGATIVO E ANCHE ALTRI NOMI PER NOI SCONOSCIUTI, CHE CON LA CHEMIOTERAPIA E L’INTERVENTO SI SAREBBE RISOLTO TUTTO. SENTENDO QUELLE PAROLE RICORDO ANCORA GLI INCROCI DI SGUARDI E LE STRETTE DI MANI INFINITE CON MIA MOGLIE. PAROLE CHE CI FECERO DI NUOVO SPERARE.
ALL’INIZIO NON E’ FACILE REALIZZARE CHE STA’ SUCCEDENDO VERAMENTE.
IN QUEL MOMENTO MI SENTIVO DEBOLE, IMPAURITO. PERCHE’ UN’ALTRA VOLTA NELLA MIA VITA DOVEVO AFFRONTARE LA PAURA DI PERDERE QUALCUNO CHE AMO. MIO PADRE ERA VENUTO A MANCARE CIRCA UN ANNO PRIMA SEMPRE PER UN BRUTTO MALE(PER LUI NON CI FU NULLA DA FARE). ABBIAMO FATTO LE CORSE CONTRO IL TEMPO, PURTROPPO IN SOLO QUATTRO MESI CI HA LASCIATO. MI RESI CONTO CHE AVEVO ANCORA BISOGNO DI LUI, DELLA SUA PRESENZA E DEI SUOI CONSIGLI.
SI AVVICINA IL GIORNO DELLA PRIMA TERAPIA, LA SERA PRIMA DORMIMMO POCHISSIMO, MIA MOGLIE ERA MOLTO AGITATA MA NON LO DAVA A VEDERE. QUELLA MATTINA FACEMMO IL VIAGGIO IN AUTO IN RELIGIOSO SILENZIO.
LA SUA LEGGEREZZA NELL’AFFRONTARE LE AVVERSITA’ MI HA FATTO CAPIRE CHE LEI ERA QUELLA PIU’ FORTE, MA IO AVREI COMBATTUTO AL SUO FIANCO. ARRIVATI LI’ BISOGNAVA ASPETTARE LA CHIAMATA, LA STRINGEVO FORTE PER NON FARLA SENTIRE SOLA. LEI ENTRO’ NEL REPARTO ONCOLOGICO PER LA PRIMA CHEMIO, ANCHE SE DISTANTE IO ERO ACCANTO A LEI CON L’ANIMA. QUELLE ORE DI ATTESE FURONO VERAMENTE LUNGHE.
QUELLO FU L’INIZIO DI UN LUNGO PERCORSO CON ALTI E BASSI, GIORNI DI STANCHEZZA E DISTURBI VARI, MA SULL’ALTARE GLI PROMISI CHE GLI SAREI RIMASTO ACCANTO PER TUTTA LA VITA E INSIEME ALLE NOSTRE BAMBINE AVREMMO AFFRONTATO TUTTO.
SETTIMANA DOPO SETTIMANA SI ANDAVA AVANTI PER QUESTO PERCORSO. PIANO PIANO SI STAVA AVVICINANDO LA FINE. MIA MOGLIE E’ STATA VERAMENTE FORTE, HA AFFRONTATO TUTTO CON MOLTO CORAGGIO E DETERMINAZIONE. CON LEI AL MIO FIANCO MI SENTIVO VERAMENTE FORTUNATO.
COL PASSARE DEI MESI SI ALTERNAVANO LE SOFFERENZE A MOMENTI SERENI, TRA UNA TERAPIA E L’ALTRA RIUSCIVAMO A PASSARE QUALCHE GIORNATA TUTTI INSIEME. LE BIMBE SONO STATE BRAVISSIME, SONO STATE LORO LA NOSTRA FORZA, IL NOSTRO SOLE. LA NOSTRA FAMIGLIA ERA UNITA PIU’ CHE MAI.